"Cuba è il racconto di un'emozione intensa, attesa e sognata per dieci lunghi anni, che nel momento in cui è diventata realtà, ha colpito con tutta la forza che solo un sogno può avere. Cuba è l'essenza stessa del viaggio, dietro i sorrisi meravigliosi della sua gente, dentro la sua storia e grazie alle sue spiagge. Nutrivo le più alte aspettative per questo viaggio e non solo sono state confermate, ma addirittura superate, perchè la musica che accompagna questa terra meravigliosa, l'orgoglio del suo popolo nonostante tutto o proprio grazie a tutto, la gentilezza, la voglia di esserci e di fare, di guardare avanti traendo spunto dal passato, di non cedere al vittimismo ma di coltivare la coltura, tutto questo rende la Isla la meraviglia che è."
Il nostro viaggio inizia sabato 2 aprile con un volo Blu Panorama in partenza da Malpensa, sveglia all'alba, volo in orario che dopo dodici ore raggiunge la nostra meta. Atterriamo all' Avana e ad attenderci ci sono 35 gradi e un'afa pazzesca! Meglio di così non potevamo essere accolti, visto il freddo lasciato in Italia. Recuperiamo i bagagli e superato il controllo passeggeri cerchiamo il bus che ci porterà a Varadero, nostra destinazione per l'alloggio. La sera e il giorno seguente prendiamo confidenza con l'hotel e i dintorni per recuperare sonno e forze dal jet lag e per prepararci alle impegnative giornate che ci attendono. Relax in spiaggia, nella meravigliosa cornice caraibica di sabbia bianca e mare trasparente di Varadero, cullati dal vento e dalle onde.
Lunedì mattina ci attende la prima giornata di fuoco, ovvero la scoperta dell'Avana, stupenda capitale dell'isola, che mostra in ogni piazza, in ogni vicolo, la cultura e la storia di questo angolo di paradiso. Con due amiche conosciute in hotel noleggiamo una fantastica auto americana anni 50 con autista e una guida privata, che per tutto il giorno ci mostrerà e spiegherà i luoghi più suggestivi della città. Il tempo necessario per raggiungere l'Avana da Varadero (circa due ore) viene scandito da un susseguirsi di paesaggi senza tempo, tra scorci di mare, città coloniali come Matanzas e una bella sosta a circa metà strada in un bellissimo bar panoramico nei pressi del ponte più alto dell'isola, (ben 112 mt), per bere l'ennesima buonissima, Pina Colada.
Arrivati alle porte dell'Avana, passando attraverso il tunnel costruito sotto il livello del mare e lungo quasi un chilometro, possiamo scorgere immediatamente le imponenti strutture che proteggevano la città nei tempi antichi dagli attacchi dei pirati e dei conquistatori. Il Castillo del Morro, progettato dall’architetto italiano Battista Antonelli e di fronte il Castillo de San Salvador de la Punta. I due siti venivano uniti tramite grosse catene per evitare che navi nemiche potessero oltrepassare il porto della città . La Fortaleza de la Cabana invece costrutita sul lato orientale, per proteggere questo fronte rimasto a lungo esposto, è di dimensioni notevoli ed inespugnabile è stata anche per questo motivo a lungo utilizzata come prigione e come luogo prescelto per le esecuzioni militari. Proseguiamo e ci inoltriamo a piedi nei vicoli dell' "Avana Vecchia" dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. L'impatto è molto forte, splenditi edifici restaurati lasciano il posto a case in totale stato di abbandono, ma i colori, i profumi e gli odori, la musica onnipresente, riempiono l'aria attorno a noi, una meraviglia per tutti i sensi. Partiamo da Plaza San Francesco dove è presente la Iglesias y Convento de San Francisco de Asìs a cui deve il suo nome, ultimata nel 1591, la struttura da tempo non ricopre più la sua funzione religiosa. Nella parte opposta della Piazza si trova la Lonja del Comercio de La Habana e al centro la raffinata Fuente de los Leones, fontana scolpita dall' italiano Giuseppe Gaggini , in marmo di Carrara. Alle spalle della Piazza, il porto e la dogana della città.
Spiaggia di Varadero |
Pina Colada |
Veduta sulla valle di Matanzas da 112mt |
Arrivati alle porte dell'Avana, passando attraverso il tunnel costruito sotto il livello del mare e lungo quasi un chilometro, possiamo scorgere immediatamente le imponenti strutture che proteggevano la città nei tempi antichi dagli attacchi dei pirati e dei conquistatori. Il Castillo del Morro, progettato dall’architetto italiano Battista Antonelli e di fronte il Castillo de San Salvador de la Punta. I due siti venivano uniti tramite grosse catene per evitare che navi nemiche potessero oltrepassare il porto della città . La Fortaleza de la Cabana invece costrutita sul lato orientale, per proteggere questo fronte rimasto a lungo esposto, è di dimensioni notevoli ed inespugnabile è stata anche per questo motivo a lungo utilizzata come prigione e come luogo prescelto per le esecuzioni militari. Proseguiamo e ci inoltriamo a piedi nei vicoli dell' "Avana Vecchia" dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. L'impatto è molto forte, splenditi edifici restaurati lasciano il posto a case in totale stato di abbandono, ma i colori, i profumi e gli odori, la musica onnipresente, riempiono l'aria attorno a noi, una meraviglia per tutti i sensi. Partiamo da Plaza San Francesco dove è presente la Iglesias y Convento de San Francisco de Asìs a cui deve il suo nome, ultimata nel 1591, la struttura da tempo non ricopre più la sua funzione religiosa. Nella parte opposta della Piazza si trova la Lonja del Comercio de La Habana e al centro la raffinata Fuente de los Leones, fontana scolpita dall' italiano Giuseppe Gaggini , in marmo di Carrara. Alle spalle della Piazza, il porto e la dogana della città.
Proseguiamo e ci addentriamo sempre più nei vicoli del centro storico, visitiamo un bellissimo palazzo ora ristrutturato e convertito a ostello da alcuni frati, con un cortile interno che ricorda molto lo stile moresco, ornato da piante e giochi di luce.
particolare ostello |
Giungiamo così al cuore pulsante e al simbolo nel mondo di questa variopinta città ovvero Plaza Vieja, un tempo sede del mercato degli schiavi e ritrovo della ricca borghesia, ora in completa ristrutturazione sta ritrovando lo splendore di un tempo, con gli edifici coloniali colorati e pieni di colonne e la vivacità dei locali che si affacciano e che attirano turisti da ogni dove.
vicoli |
Plaza Vieja |
Farmacia |
Scuola |
Qui troviamo un bellissimo giardino alberato (Parque Céspedes) dove si erge la statua del leader della prima guerra di indipendenza del 1860, Carlos Manuel de Céspedes, lo splendido Palacio de los Capitanes Generales che fu sede dei governatori spagnoli ora convertito in museo civico e il Castillo de la Real Fuerza, uno dei forti più antichi esistenti, circondato da un enorme fossato ora sede del Museo de Navigacion. Sulla torre di vedetta di quest'ultimo fu issata la Giraldilla, figura segnavento, simbolo della città nonchè del famoso rum Havana Club.
Parque Céspedes |
Il caldo è molto intenso ma la curiosità lo è di più, quindi, fatta una piccola sosta a dei negozi di souvenir e di sigari ci dirigiamo verso Plaza de la Catedral, che come dice il nome stesso, si racchiude su stupendi palazzi settecenteschi restaurati e sulla Cattedrale in stile barocco famosa per aver ospitato le maggiori personalità religiose in visita a Cuba nonché le spoglie di Cristoforo Colombo. Il materiale di costruzione della facciata è un misto di marmo di Carrara e calcare corallino tipico degli edifici più antichi dell'isola.
Plaza de la Catedral |
A due passi dalla Plaza si trova il famosissimo locale La Bodeguita del Medio, dove trascorreva le sue serate il famoso scrittore Ernest Hemingway.
Un'occhiata veloce ci fa capire che non è il caso di fermarsi, il locale è piccolissimo e c'è parecchia folla, quindi scattate un paio di foto di rito ci allontaniamo velocemente.
Ritorniamo alla nostra fantastica macchina che ci attende poco distante e ci porterà, su consiglio della guida, in un ristorantino con una vista bellissima sul Malecon e il suo mare.
Murales Che |
Alla base del grande murales campeggia la famosissima scritta "Hasta la Victoria Sempre". Più recentemente è stato aggiunto il murales di un'altro eroico guerrigliero cubano, ovvero Camilo Cienfuegos su un edifico attiguo.
Monumento a Josè Martì |
Qui per la prima volta durante la giornata, la realtà prende il sopravvento e mi rendo conto finalmente che non è una fantasia o un sogno ad occhi aperti. Ho sentito la storia permeare incredibilmente il posto, e l'emozione è stata fortissima.
Ma abbiamo ancora molte cose da vedere e la giornata è già quasi finita, riprendiamo l'auto e ci spostiamo in direzione del Capitolio Nazional il palazzo più sontuoso di Cuba. Realizzato seguendo il modello del Campidoglio di Washington, è stato però arricchito di dettagli e risulta assai sontuoso.
Costruito per volere del dittatore cubano Machado ha richiesto un esborso economico altissimo. In origine sede del parlamento cubano è da molto tempo convertita in accademia e biblioteca nazionale. In questa zona l'Avana è frenetica, brulica di vita e di normalità, bambini in divisa che vanno a scuola, gente che lavora e traffico intenso.
Proseguendo vediamo il teatro nazionale e il Parque Central, attorniato da molto verde e dalle immancabili auto anni 50 in attesa di clienti, seguendo il flusso di gente camminiamo sul Paseo de Martì maestoso viale che ricorda molto le moderne città spagnole, se non fosse che gli edifici che ci circondano sono fermi ad un'altra epoca, a volte fatiscenti ma non per questo meno interessanti, con le loro facciate colorate che resistono agli attacchi del tempo.
Paseo de Martì |
Padiglione contenente il Granma |
Giungiamo così alla fine di questa giornata, che si conclude con la vista del Museo de la Revolucion, che ospita una fornita schiera di materiale militare e un padiglione dedicato al Granma, l'imbarcazione che dal Messico portò nel 1956 Castro e 81 rivoluzionari sulle rive di Cuba, simbolo della lotta per l'indipendenza.
Con la consapevolezza che tutto quello che abbiamo visto non è che la milionesima parte di una città intensa e complicata ci allontaniamo da questa meraviglia con l'intento di ritornare in un viaggio futuro per assaporare ancora di più la sua essenza e la sua magia evocativa. Il rientro in hotel scorre veloce... to be continued..
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