Cuba, un sogno lungo dieci anni - II parte

.. Torniamo in hotel e l'idea iniziale, dopo una doccia rinfrescante e la cena, è di dedicarci al relax totale o per lo meno queste sono le intenzioni iniziali, ovviamente naufragate miseramente! Infatti proprio di fronte al nostro hotel ogni sera la musica dal vivo del famoso Calle 62 riempie l'aria e si balla per strada, e noi da amanti della musica latina, non resistiamo alla tentazione! Pur consapevoli che la sveglia del martedì mattina suonerà all'alba, ci lasciamo coinvolgere dal ritmo fino a tardi.
Dopo poche ore di sonno siamo di nuovo in piedi, ci attende la seconda giornata impegnativa, un percorso di 780km che ci porterà a cambiare ben quattro regioni interne ovvero Matanzas, Villa Clara, Sancti Spiritus e Cienfuegos e a visitare tre luoghi bellissimi e suggestivi ovvero: Santa Clara e il monumento al Che, Trinidad con la sua storia e i suoi palazzi variopinti e Cienfuegos la città più bella di Cuba. Alle 7:00 siamo già in viaggio e trascorse le prime 3 ore di bus arriviamo a Santa Clara, qui ci fermeremo a visitare il mausoleo che ospita le spoglie del Comandante Che Guevara e quelle di ventinove guerriglieri che con lui hanno contribuito alla liberazione di Cuba e il museo a lui dedicato. Le foto internamente sono proibite, in quanto monumento funebre. E' un luogo di ricordo e per evidenziarne l'importanza una fiammella perpetua, accesa da Fidel Castro, brucia all'interno in ricordo eterno del loro sacrificio. A sua volta il museo raccoglie diversi oggetti personali appartenuti al Che, e molte fotografie. Dalle varie teche traspare il suo personale vissuto, le sue abitudini e la sua professione, dal suo impegno come medico, la carriera militare e l'impegno sociale fino alla sua morte. Terminata la visita interna, torniamo sotto il sole cocente e il cielo azzurrissimo e fotografiamo la statua esterna alta quasi 7 metri che domina la collina e la città di Santa Clara.
Monumento al Che

L'inizio della giornata è carico di significati e tutto questo traspare anche dalle parole della nostra bravissima guida che racconta la storia del suo popolo con livore e attenzione ai dettagli. Basti pensare che tutto il complesso è stato costruito con il lavoro volontario dagli abitanti della città. Scattiamo ancora qualche foto e riprendiamo il bus in direzione Trinidad. Arriviamo in città verso l'ora di pranzo e quindi la prima sosta avviene in un ristorante del posto. In compagnia di altri viaggiatori pranziamo e dopo circa un'ora o poco più riprendiamo il viaggio e finalmente arriviamo in centro città.
L'impatto iniziale è decisamente spiazzante, Trinidad è una città coloniale, ricca di edifici splendidi ma decadenti e a differenza dell'Avana non sono molti quelli ristrutturati. Il centro della cittadina è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 1988 e racchiude in modo perfetto l'anima di questa città a misura d'uomo, con le sue strade acciottolate colme della storia di questo borgo antico risalente al 1514.
La prima tappa nella città ci porta a visitare il Museo Romantico una volta conosciuto come Palacio Brunet. Si trova nel cuore del centro storico di Trinidad , vicino alla Plaza Mayor. Questo palazzo un tempo di proprietà di una delle più ricche famiglie del periodo coloniale, i conti Brunet, è stato completato nel 1808 ed è considerato uno dei gioielli architettonici meglio conservati. Il suo interno si divide in numerose sale e conserva tantissimi oggetti preziosi e di uso comune, che rendono il museo molto affascinante. Il piano terra in stile moresco e il piano superiore in stile neoclassico si affacciano su di un meraviglioso patio in stile andaluso, considerato di gran pregio nell'isola.

Museo Romantico
Ingresso













Non sono concesse foto all'interno quindi terminiamo il tour guidato e ci prepariamo ad uscire in direzione di Plaza Major. La Piazza principale della città un tempo frequentata per la compravendita dello zucchero e per la tratta degli schiavi. Molti degli edifici che circondano la piazza appartenevano ai ricchi proprietari terrieri della città ed ora sono stati riconvertiti a case museo o fondazioni.
In effetti la piazza sembra ferma ad un'altra epoca, ed è possibile immaginare la gente che un tempo si aggirava per questi vicoli, con vestiti tipici e la classica lentezza caraibica.



Plaza Major




Fotografata la bellissima piazza ci spostiamo verso i vicoli più interni e ci fermiamo ad ammirare l'arte della fabbricazione dei sigari in un piccolo locale. Assistiamo alla preparazione artigianale di sigari da parte di una signora molto anziana, la sua abilità, dettata dall'esperienza è incredibile, le sue mani sono velocissime mentre avvolgono le profumate foglie di tabacco. Rapiti da tanta maestria decidiamo di comprare alcuni sigari da lei prodotti come ricordo tangibile di questo viaggio. Il caldo è veramente intenso, il cielo si è rannuvolato e un temporale caraibico sembra in arrivo. Quindi velocemente raggiungiamo un'altro locale tipico dove gustiamo la Canchanchara una bevanda a base di miele, limone a acquavite tipica della località, buonissima!! Un gruppo di musicisti accompagna con musica dal vivo la nostra visita e noi ci gustiamo beatamente il momento. 

Vicoli Trinidad
Particolare locale La Canchanchara

Ma il viaggio non è finito, quindi visitiamo un mercatino adiacente al locale con poche ma bellissime bancarelle con articoli artigianali, dove acquistiamo qualche piccolo souvenir. Riprendiamo il bus che ci porterà alla tappa finale della giornata, Cienfuegos.

Edifici Trinidad


Mercatino artigianale


L'ultima tappa è la meravigliosa Cienfuegos, meritatamente considerata la più bella città di Cuba e soprannominata la Perla del Sur. La differenza si nota immediatamente, le strade ordinate, i palazzi conservati e tanta gente che si muove nella quotidianità di una città che ha un sapore più cosmopolita ma ancorato alla tradizione, una sensazione di tranquillità e modernità che sicuramente non mi aspettavo di trovare in una città dalla forte identità coloniale. La sua fondazione risale al 1819 ad opera di una enclave francese, e nel periodo di massimo splendore fu rinominata con il nome attuale (che significa letteralmente cento fuochi) in onore di un governatore spagnolo. Nel 2005 il suo centro storico è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell' Unesco, proprio per il carattere storico e culturale che ricopre. Qui sono molteplici gli edifici e le opere da ammirare partendo dal Parque José Martí, dove si trova il punto zero, ovvero il luogo in cui fu fondata la città, e dove si trova la statua dedicata all'eroe nazionale Josè Martí. Questo bellissimo parco cittadino è circondato da diversi meravigliosi palazzi di interesse storico e culturale. Ammiriamo il Palazzo Ferrer un tempo di proprietà della ricca famiglia Ferrer ora convertita nella Casa de Cultura Benjamin Duarte, il Municipio, il Teatro Tomás Terry che ospitò l'esibizione del mitico tenore Caruso, il Palatino antichissimo locale della città, l'Arco di trionfo unico esempio sull'isola, eredità di un passato francese. Ma Cienfuegos è anche mare, la città infatti è racchiusa in una bellissima baia e dopo una breve passeggiata arriviamo al malecon, una stupenda vista e scene di vita quotidiana ci accolgono, pescatori che ritirano le loro reti e piccole barche che rientrano in porto.


Punto fondazione città
Parque José Martí

Monumento José Martí
Teatro Tomàs Terry
Palatino

La Glorieta





Municipio

Arco di trionfo
Passeggiata verso il mare


Malecon e Pescatori
La giornata è terminata e stanchissimi ma estremamente soddisfatti, concludiamo la giornata in bus di rientro all'hotel. Il giorno seguente, mercoledì, ci attende una giornata di pieno relax, ricarichiamo le batterie dopo due giorni molto intensi e ci prepariamo per l'ultima uscita della settimana, Cayo Blanco.
Il giovedì mattina ci aspetta la divertente uscita in catamarano in direzione Cayo Blanco, piccolo paradiso a meno di un'ora di navigazione da Varadero. Ci imbarchiamo alla Marina di Varadero e dopo una sosta snorkeling a metà tragitto, arriviamo tra canti e open bar, assolutamente graditi dai viaggiatori canadesi, sulla spiaggia di questo piccolo gioiello. La giornata si descrive da sé attraverso la bellezza delle immagini scattate. Palme, spiaggia bianca e vista sull'incredibile mare azzurro. Dopo  il pranzo consumato ammirando l'incantevole paesaggio intorno a noi e in ottima compagnia di una coppia di amici, rientriamo nostro malgrado in hotel.





Cayo Blanco


Siamo quasi al termine del nostro viaggio, il venerdì e il sabato ultime due giornate a nostra disposizione sono coperte da un velo di malinconia continua, mi rendo conto che tutte le emozioni che questo viaggio mi ha dato stanno prendendo forma, e tutte le persone incontrate, i racconti, la storia, i colori e la musica, la natura meravigliosa hanno lasciato un segno indelebile. Quando il sabato pomeriggio il nostro aereo parte un pezzo di cuore rimane lì, in attesa di essere ripreso.




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